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Nota bio-bibliografica sintetica 

 

MAURA DEL SERRA (Pistoia 1948), è poetessa, drammaturga, traduttrice e critica letteraria, già comparatista nell'Università di Firenze. 

Nata in una famiglia dagli spiccati interessi artistici (il padre Adelmo, ebanista, negli anni '30 suonava nell'Orchestra della Radio Italiana e il fratello Alfio è stato restauratore d'arte di fama internazionale). Fin dall'infanzia ha sentito un'intensa attrazione per la parola, per i suoni e per la sua melodia, oltre che per le sue possibili e profonde valenze. Poco dopo aver imparato a leggere, pur senza capirne i significati, si dedicò a lungo alla lettura della Divina Commedia dantesca, che era presente nella piccola biblioteca familiare, e trascorreva ore ad ascoltare alla radio le emittenti straniere, affascinata dal cosmo linguistico “altro”, estraneo alla ragione e tuttavia molto eloquente per la sua immaginazione. Tale richiamo “magico” si configurò presto come vocazione, che si sviluppò con gli studi liceali ed universitari integrati da avide ed eclettiche letture personali, che le fruttarono una visione vasta e classicamente ordinata delle correnti poetico-letterarie, filosofiche, musicali ed artistiche occidentali, integrate dalla frequentazione della poesia e delle dottrine orientali che sono diventate una componente coessenziale della sua visione del mondo, sedimentata nel suo lungo itinerario poetico e poi teatrale, articolato in tematiche intime, familiari, sociali, storiche, civili e spirituali. Tale compresenza di ispirazioni, volta ad affrontare e a superare la sofferenza personale ed umana (trasmessale dalla madre Rina Romiti, che nel 1946 aveva perduto il figlio Enzo di nove anni) si compone in un lessico originale, scolpito e melodioso ma mai sentimentale, sia nei testi lirici che nelle traduzioni e nelle molte opere drammaturgiche.

A seguito della sua innovativa tesi di laurea sul poeta Dino Campana, autore dei "Canti orfici", discussa nell'Università di Firenze, nel 1973 pubblica il volume L'immagine aperta. Poetica e stilistica dei “Canti orfici” nella prestigiosa collana “Biblioteca di Cultura” dell'Editrice La Nuova Italia. Tale esordio critico, seguito negli anni successivi da altri volumi monografici dedicati allo stesso amato Campana, a Giovanni PascoliGiuseppe UngarettiClemente ReboraPiero Jahier, Margherita Guidacci, unitamente a saggi su numerosi poeti e scrittori italiani ed europei, le varranno l'accesso accademico nella stessa Università, e soprattutto una stima ed un'ampia notorietà fra gli studiosi di discipline umanistiche, italiani e stranieri. 

Nel febbraio 1975, ad una mostra di codici miniati nella Biblioteca Laurenziana di Firenze, incontra e sposa pochi mesi dopo, il coetaneo Moreno Fabbri, che agli studi di ingegneria e di economia, con laurea in Scienza delle Finanze, affianca molteplici interessi: letteratura, musica, pittura e soprattutto teatro, che praticherà come interprete in spettacoli e recitals in Italia e all'estero. Nel 1978 nasce la figlia Irene, dedicataria di numerose poesie, come poi i nipoti Zeno e Niso. 

 

La poesia e la critica in Italia

 

Nello stesso 1978 pubblica la sua prima plaquette poetica L'arco, della quale il poeta Mario Luzi afferma: “Siamo in un filone profondo che attraversa la cultura e l'arte europea al di là dei confini linguistici e temporali”. Seguono altre pubblicazioni e nel 1985, nell'introduzione al volume Concordanze, Giorgio Bàrberi Squarotti afferma tra l'altro: “La poesia di Maura Del Serra appare illuminata da una solitaria luce di grandezza”. Nel 1987, con riferimento al volume Meridiana, così si esprime lo studioso Donato Valli, allora Reattore dell'Università di Lecce: “Ci troviamo di fronte a tutto un lessico metaforico di cui è contesto il tessuto espressivo di questa poesia, che a volte raggiunge dantesche intensità”, mentre nel 1989 il cattedratico e critico Claudio Varese definisce quella di Maura Del Serra “poesia pensante” di hölderliniana memoria, mentre Anna Dolfi, ne L'età che non da ombra (1997), vi compie una puntuale ricognizione delle molteplici fonti, antiche e moderne. Negli anni successivi altri studiosi ed artisti pubblicheranno articoli e studi sulla poesia della poetessa, come ad esempio Daniela Marcheschi, che nel 2006, nel saggio introduttivo alla raccolta antologica L'opera del vento coglie nei “versi dell'autrice un'intonazione e caratteri che la allontanano dall'hortus conclusus di tutta una parte della poesia italiana contemporanea, ma per rilanciarla ed aprirla entro alcuni degli orizzonti più proficui dell'odierna poesia internazionale”. Il regista Antonio Calenda, che già nel 2015 aveva introdotto in termini encomiastici ed empatetici il volume antologico Teatro, contenete 23 testi dell'autrice, in un'intervista rilasciata a Roma nel corso della presentazione del libro d'artista Mitografie (2023) con poesie sul mito di Maura Del Serra e opere di Lorenzo Bruschini, ha affermato: “Vorrei sottolineare la grande importanza della poesia di Maura Del Serra, che ritengo essere la poetessa più significativa del nostro tempo”.

 

La poesia e la critica all'estero

 

Fra i critici e gli studiosi stranieri che hanno parlato della poesia di Del Serra si ricordano: il russo Lev Verscinin (Za solecem i nociju vosled [Dietro il sole e la notte], Mosca 1994): “la contradditorietà, gli estremi del bene e del male, della fede e dell'incredulità, della disperazione e della speranza [del Ventesimo secolo] si sono concentrati nella poesia di Maura Del Serra”. Gli americani Emanuel Di Pasquale (cotraduttore in inglese del volume Infinite Present, (2002) così si esprimeva: “The classic Italian poet Maura Del Serra closes the gap between the spirit and the real in her poems, whose imagery, ful of light, fuses the dream and the fact. In prayer-like songs […] full of faith and respect for life, for that which is life-giving […] it is also dramatic, recalling ancient Greek plays […]Del Serra's poetry, human, mystical, compassionate, is universal. She is a modern prophet”, e Micael Palma (cotraduttore dello stesso Infinite present): “Del Serra's poetry maintains the precision and the intensity demanded by such focus, and is further enriched by her seriousness and her range of interests, among them the domestic, the mystic, and the mythic”. Nel 2010 a Zagabria escono poesie tradotte in croato da Mladen Machiedo, ("Knjizevna Smotra" - Rassegna letteraria), e da Ljerka Car-Matutinovic, ("Hrvatsko Slovo”). Il francese André Ughetto, traducendo una scelta di 30 poesie per la rivista “Phoénix” (2013) affermava: “Pensiero logico, sensibilità estetica, empatia verso il prossimo, venerazione verso il buono, il bello e il giusto: questi i pilastri del pensiero di Maura Del Serra”. Nell'introduzione all'antologia italo-svedese con immagini dell'artista Staffan Nihlèn (Sanger och stenar [Canti e pietre] 2014), il critico Olle Granath scriveva: “Maura Del Serra crea le proprie immagini linguistiche sulla contemporaneità anche con l'aiuto di frammenti antichi [e] si apre verso il mondo e il tempo, partendo da una dimensione privata, da un mondo mite e protetto.” e la poetessa Eva Ström, riferendosi allo stesso volume, sintetizzava: “Poesia potente con grande eredità”. L'antologia italo-inglese Ladder of oaths [Scala dei giuramenti] (New York, London, Melbourne 2016 - tr. Dominic Siracusa) recita: “Entrusted to a passionate and metaphoric inventive ductus, Del Serra's work is dialogical and has a choral transitivity whose rhythms are as rigorous as her style is refined”, e la scrittrice e traduttrice svedese Ida Andersen, riferendosi alla raccolta poetica Ali straniere (2022) afferma: “C'è una ragione grande, credo, per abbracciare questa raccolta di poesie come poesia del nostro tempo, per il nostro tempo. Le poesie non solo riflettono e interpretano lo Zeitgeist, ma attraverso la possibilità intrinseca delle parole riflettono la luce esplicativa e gli incantesimi in cui abbiamo bisogno di riposare e da cui trarre forza di fronte ai disastri sia attuali che futuri”.

 

Il teatro

 

Dalla seconda metà degli anni Ottanta, Maura Del Serra inizia a scrivere il suo nutrito corpus di testi teatrali, rappresentati in Italia e all'estero, pubblicati nelle più note riviste del settore, in volumi singoli e ora raccolti nei volumi Teatro (2015) e in Altro teatro (2019). La sua produzione drammaturgica, in versi e in prosa, si concentra su figure esemplari vissute in un arco temporale che spazia dalla Grecia ellenistica alla contemporaneità e al futuro, con incursioni in un'attualizzazione dei miti classici tesa ad evidenziarne la valenza archetipica e la capacità di fungere da griglia interpretativa dell'attualità. Fra gli eroi e le eroine “solitarie” del teatro di Del Serra si ricordano: Agnodice, Eraclito, Agostino d'Ippona, Andrej Rubljov, Juana Inès de la Cruz, Simone Weil, Isadora Duncan, Zelda Fitzgerald, Franz Kafka, Katherine Mansfield, Vaslav Nijnskij, Don Lorenzo Milani, Pie Paolo Pasolini. Fra le altre peculiarità del teatro di Del Serra è da sottolineare la costante compresenza della storia e dei caratteri sociali in cui si dipanano le vicende sceniche, la dimensione del sacro e di una spiritualità scevra da ogni componente devozionale.

Nell'ambito della scrittura teatrale dell'autrice è inoltre presente il corpus Versi per la danza, realizzato in un periodo di amichevole frequentazione con il coreografo Micha van Hoecke.

Numerosi i contributi critici dedicati al lavoro teatrale di Del Serra: Mario Luzi, Ugo Ronfani, Antonio Calenda, Cristina Pezzoli, Daniela Marcheschi, Jacopo Manna, Marco Beck, sintetizzati nell'articolo dello storico e critico teatrale italiano Giovanni Antonucci (“Teatro contemporaneo e cinema”, giugno 2016): “Maura Del Serra, poetessa di rilievo internazionale, è anche la nostra massima rappresentante di un teatro di poesia di grande qualità lirica e insieme drammaturgica”. E Daniela Marcheschi nel suo saggio Per il teatro di poesia, in Prospectus. Quale drammaturgia per il teatro europeo del 21° secolo? Roma, Pagine, 2023, afferma: "nel suo lavoro si percepisce una tensione verso il sacro, in specie nel considerare il teatro come una forma di alta preghiera piena di pietas per le sorti umane. Le opere della Del Serra dialogano idealmente con il teatro del passato e del presente" ...  "La scrittura teatrale della Del Serra - poco attratta dalla mimesi naturalistica e non restia ad accenti umoristici - si articola in un dettato alla stesso tempo di semplice comprensione e di tono elevato, e spazia fra i secoli e tra i generi senza perdere in riconoscibilità."

 

Le traduzioni

 

Dopo le traduzioni del volume Ballate ebraiche ed altre poesie di Else Lasker-Schüler (1985 e 1995), salutato con favore da germanisti come Ferruccio Masini e Italo Alighiero Chiusano. Ancora nel 1985 Maura Del Serra traduce le poesie di Simone Weil inserendone alcune nel testo teatrale La fonte ardente dedicato alla filosofa francese; conclusa la traduzione ne parla con un filosofo suo concittadino che ignaro del côté poetico della Weil chiede alla Del serra di poter leggere le sue traduzioni unitamente ai testi originali: poco tempo dopo escono le traduzioni del conoscente con testo a fronte. Del Serra si rifiuterà di pubblicare le sue versioni fino all'anno 2000. Nell'arco di circa un quarantennio traduce dal latino, tedesco, inglese, francese e spagnolo un ampio ventaglio di autori, fra i quali: Quinto Tullio Cicerone (Manualetto elettorale, 2010), le prime versioni italiane da Gertrud Kolmar (in "Poesia", n. 33, 1990), Christine Koschel, che a sua volta traduce in tedesco le poesie di Del Serra per il libro d'artista Elementi, realizzato insieme al pittore Eckard Froeschlin (1997). Affronta con slancio empatico l'amato Proust traducendone All'ombra delle fanciulle in fiore (1990) e successivamente, dalla sua elettiva frequentazione dei poeti e drammaturghi elisabettiani, ha origine la prima antologia poetica italiana di George Herbert, Corona di lode (1993), l'antologia del poeta metafisico di ascendenza elisabettiana Francis Thompson Il segugio del cielo e altre poesie (2000) oltre a sei testi teatrali di William Shakespeare in Tutto il teatro (2001). 

Per la traduzione di Le onde, Orlando, Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf (1992, 1993, 1994), riceve il Premio “Betocchi”, nella cui motivazione è sottolineata la difficoltà di adeguare la traduzione alle diverse caratteristiche lessicali e stilistiche dei tre testi, e come in ognuna di esse la traduttrice “ha saputo lodevolmente associare alla spontanea capacità mimetica, finezza interpretativa ed entusiasmo poetico”. Nel 1999 pubblica Taccuino di un vagabondo europeo, prima antologia italiana del poeta, critico, memorialista e accademico tedesco-britannico Michael Hamburger.

Dopo un'assidua e congeniale frequentazione degli scritti di Katherine Mansfield, traduce Tutti i racconti (2008) e Poesie e prose liriche (2013) della scrittrice neozelandese, alla quale dedica anche il testo teatrale Kass. Nel 2012, traduce  Ricordi di vita di Rabindranath Tagore con il quale la storica editrice romana Studium inaugura la propria collana “Universale”. E nel 2013, per Archinto, traduce il carteggio fra Tagore e Vittoria Ocampo, Non posso tradurre il mio cuore. Nel 2009 intanto aveva pubblicato Odi dell'“esotista eretico” Victor Segalen con la copertina illustrata dall'artista romano Lorenzo Bruschini, che successivamente illustrerà anche la copertina del suo volumetto teatrale Guerra di sogni, nell'ambito di un sodalizio artistico che nel 2023 produrrà la cartella/”libro d'artista” Mitografie. Da un rapporto di amichevole stima nasce anche il primo volume italiano Poesie (2013) di André Ughetto, poeta, traduttore e filmaker francese che a sua volta traduce 30 poesie di Del Serra pubblicate nella rivista “Phoenix” da lui diretta. Nel 2023 esce anche la sua traduzione de La Coppa, un originale "pellegrinaggio" "on the road" fisico e spirituale del poeta statunitense  contemporaneo Robert Kelly. 

Oltre ai volumi sopra citati, Maura Del Serra traduce anche poesie e prose disseminate nei suoi numerosi studi dedicati ad autori europei ed americani o nelle raccolte antologiche da lei curate; vi figurano testi di Djuna Barnes, Jorge Luis Borges, Albert Camus, Maria Casarés, Juana Inés dela Cruz.


Aforismi e pensieri

 

Raccogliendo annotazioni e pensieri sparsi nei suoi taccuini, nel 1995 l'autrice pubblica la palquette Aforismi con una nota di Margherita Pieracci Harwell, che si conclude con queste parole: “Gli aforismi, come gemme tagliate da un maestro di grande talento, catturano nelle loro faccette la luce, e la moltiplicano finché essa ri-susciti il mondo”. Negli anni successivi (2004, 2005, 2008, 2012, altri aforismi di Del Serra sono pubblicati in diverse riviste e volumi collettivi italiani, e nel 2013, 20 aforismi, in italiano e in inglese sono pubblicati, in America nel volume The New italian Aphorists, a cura di Fabrizio Caramagna, mente altri aforismi e pensieri sono inclusi in calce agli ultimi volumi di poesie.

 

Le curatele

 

Fra le curatele dell'autrice, oltre ad alcuni recuperi di testi brevi ma significativi di Giovanni Boine, Pietro Parigi, Else Lasker-Schüler e Gianna Manzini, si ricordano: il catalogo da lei curato in occasione della mostra documentaria dedicata a Dino Campana in Palazzo Strozzi a Firenze (1973); l'antologia Kore. Iniziazioni femminili. Antologia di racconti contemporanei (1997) con testi di G. Manzini, M. Proust, K. Blixen, M. Yourcenar, D. Barnes, J. L. Borges , C.E. Gadda, F.Tozzi, D.H. Lawrence, J. Joyce, K.Masnsfield, D.Parker, V. Woolf, E.Montale, I. Bachmann, nonché il volume con l'insieme di testi poetici di Margherita Guidacci, Le poesie (1999) realizzato con la collaborazione di Ilaria Rabatti; il volume è poi uscito nel 2020 in una nuova edizione riveduta e accresciuta. È stata inoltre peculiare e pionieristica la cura degli scritti di Egle Marini, la sorella gemella del famoso scultore Marino Marini, anch'essa pittrice di notevole qualità ma anche autrice di poesie e di scritti in prosa che Del Serra ha raccolto ed introdotto nel volume Egle Marini. La parola scolpita (2001). Su proposta del sindacato CGIL, in occasione del Centenario della più grande organizzazione sindacale italiana, Del Serra cura il volume antologico Poesia e lavoro nella cultura occidentale (2007) che indaga il tema fondante del lavoro mediante l'occhio e la sensibilità personale di un ventaglio dei maggiori poeti dell'Occidente, in un arco temporale che dalla Bibbia e dal mondo greco-latino giunge fino ai giorni nostri. Guglielmo Epifani, allora Segretario Generale della CGIL, nella prefazione al volume definisce l'antologia di Maura Del Serra: “Il lavoro maieutico di una studiosa che avverte la necessità di ritrovare i nessi coesivi e significativi delle proprie radici, trasformandole in un altrettanto globale lavoro etico, non astratto […] per rinnovare in ogni lingua e cultura il senso dell'umano poiein”. Per più versi consonante con quella per l'antologia Poesia e lavoro è la traduzione e curatela del volume di Simone Weil Il radicamento. Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l'essere umano (2021), che reintegra e completa l'edizione del testo della grande filosofa francese, già pubblicato nel 1954 con il titolo La prima radice; la nuova traduzione recupera alcune parti mancanti o emendabili nella precedente versione di F. Fortini.

 

 

Premi

 

Per la sua attività poetica e teatrale, nonché per le sue traduzioni, Maura Del Serra ha ottenuto alcuni dei più importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali, tra cui il Premio “Montale”, Il Premio “Dessì” e il Premio “Luzi”, Il Premio “Camaiore” alla carriera, per la poesia; il Premio “Flaiano”, il premio “Betti”, il Premio “Rosso di San secondo”, il Premio “Magna Grecia” e il Premio “Fondi La Pastora” per il Teatro; il citato Premio “Betocchi” per la traduzione e il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. 

In occasione dei suo 70° compleanno, nella sua città natale le è stato conferito il premio “Ceppo Pistoia, Capitale della poesia”.

Opere Principali

 

Critica - volumi

 

-L'immagine aperta. Poetica e stilistica dei "Canti Orfici", Firenze, La

Nuova Italia, 1973, pp. 358.

-Catalogo della Mostra Bio-bibliografica su Dino Campana, tenutasi unitamente al Convegno Campaniano presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze, 18-19 marzo 1973, pp. 17.

-Dino Campana, Firenze, La Nuova Italia ("Il Castoro", 86), 1974, pp. 128. (seconda edizione: 1985).

-Clemente Rebora. Lo specchio e il fuoco, Milano, Vita e Pensiero, 1976, pp. 218.
-Giovanni Pascoli, Firenze, La Nuova Italia ("Strumenti", 60), 1976, pp. 128.

-Giuseppe Ungaretti, Firenze, La Nuova Italia ("Il Castoro", 131), 1977, pp. 127.

-L'uomo comune. Claudellismo e passione ascetica in Jahier, Bologna, Páatron, 

1986, pp. 168.

-Crescita e costruzione: immagini del giardino, Pistoia, Editrice C.R.T., 1999, pp. 16.

-Di poesia e d'altro, vol. I (M. Maddalena, Jacopone, L. Della Robbia, W. Shakespeare, G. Herbert, J. I. de la Cruz, G. B. Vico, U. Foscolo, C. Collodi, F. Nietzsche), Pistoia, Editrice C.R.T. ("Egeria. Letteratura, arte, pensiero d'Europa", 5), 2000, pp. 160.  
-Le foglie della Sibilla. Scritti su Margherita Guidacci, Roma, Ed. Studium, 2005, pp. 152.

-Di poesia e d'altro, vol. II (F. Thompson, A. Panzini, E. Lasker-Schüler, D. Campana, 

A. Onori, V.S. Solov'ëv), Pistoia, petite plaisance ("Egeria. Letteratura, arte, pensiero

d'Europa", 12), 2006, pp. 176.

-Di poesia e d'altro, vol. III (G.Boine, K.Mansfield, J.Evola, M. Proust, V. Woolf, U. Saba), Pistoia, Petite Plaisance ("Egeria. Letteratura, arte, pensiero d'Europa" 14) 2010, pp. 192. ISBN 88-7588-040-9

-Simone Weil: l'intelligenza della santità, Lucca, ZonaFranca - casa editrice di cartone, 

2011. pp. 36.

-Una rara pietà. L'angelo con la testa del Battista, Presentazione di Cristina Tuci,

Foto di Carlo Chiavacci, Pistoia, Gli Ori, 2016, pp. 32.

 

Poesia - volumi in lingua italiana

-L'arco (poesie 1974-1977), prefazione di M. Luzi, Firenze, Giuntina, 1978, pp.30.

-La gloria oscura (poesie1978-1982), Firenze,l Giuntina, 1983, pp. 62.

-Concordanze (poesie 1983 – 1984), introduzione di G. Barberi Squarotti, Firenze, Giuntina, 1985, pp. 73.

-Meridiana, Introduzione di D. Valli, Firenze, Giuntina, 1987, pp.149.

-Sostanze, incisioni di L. Jochamowitz, introduzione di F. Ulivi, Fondi, Confronto, 1992, pp. 46.

-Corale. Cento poesie scelte dall'autrice, Introduzione di G. Bárberi Squarotti, Roma, Newton Compton, 1994, pp. 94.

-L'età che non dà ombra, con uno scritto di Anna Dolfi, Firenze, Le Lettere, 1997, pp. 132.

-Adagio con fuoco. Poesie. Versi per la danza, con uno scritto di Monica Farnetti, Firenze, Le Lettere, 1999, pp. 120.

-Congiunzioni. Ventiquattro poesie inedite, Pistoia, petite plaisance, 2004, pp. 32.

-L'opera del vento. Poesie 1965-2005, Prefazione di Daniela Marcheschi, Venezia, Marsilio, 2006, pp. 352 .

-Tentativi di certezza. Poesie 1999-2009, Venezia, Marsilio, 2010, pp. 208.

-Voce di voci. Franca Nuti legge Maura Del Serra. Musiche di Michele Marini eseguite dall'autore. Letture di Marco Brinzi. Grafica di Gerardo Paoletti, Pistoia, petite plaisance, 2012, con CD allegato.

-Scala dei giuramenti. Poesie, aforismi e altro 2010-2015, Roma, Newton Compton, 2016. pp. 188.

-Bios poesie, haiku, distici 2015-2019. [Firenze], Le Lettere, [2020], pp. 103.

-Ali straniere, Poesie, haiku, distici, 2016 – 2021, Roma Newton Compton, 2022, pp. 230.

- Da stelle indistruttibili. Poesia e musica a Pistoia, con musiche per organo di Umberto Pineschi, Eboli, Vigormusic, 2023. pp. 70.

 

Poesia - volumi in traduzioni straniere

-Za solecem i nociju vosled ('Dietro il sole e la notte'), Introduzione di L. Verscinin, traduzione di L. Verscinin, E. Moloskowskaja e V. Fadin, illustrazioni di Michail Saltikov, Moskva, Elia Arto, 1994, pp. 109.

-Elementi, Übersetzt von Christine Koschel, Wuppertal, Graphik von Eckard Froeschlin, Edition Schwarze Seite, 1997.

-Infinite present. Selected poems of Maura Del Serra, translated by Emanuel di Pasquale and Michael Palma, Boca Raton (Florida), Bordighera Press, 2002, pp. 130.

-Maura Del Serra. 30 poesie, Dossier rassemblé et traduit par André Ughetto, in "Phoenix, Cahiers littéraires internationaux", n° 11, octobre 2013.

-Maura Del Serra - Staffan Nihlén, Sånger och stenar / Canti e pietre, översättning av Maura Del Serra poesi till svenska: Jiulian Birbrajer; forord: Olle Granath, André Ughetto. och skulpturfoto: Julian Birbrajer, Stockholm, Bokförlager Tranan, 2014. pp. 280.

-Ladder of Oaths. Poems, Aphorism, & Other Things 2010-2015. Translated by Dominic Siracusa. New York - London - Melbourne, Contra Mundum Press, 2016. pp. 326.

 

Teatro - volumi

 

-L'albero delle parole, prefazione di N. Sammarco, Catanzaro,

Rubbettino, Calabria Letteraria Editrice, 1990, pp. 64.

-La Fenice, nota introduttiva di M. Luzi, Siracusa, Edizioni dell'Ariete, 1990, pp. 96.

-Lo spettro della rosa, Firenze, Giuntina, 1995, pp. 36.

-Agnodice, con una nota di Giovanni Antonucci, Firenze, Le Lettere,

1998, pp. 87. 

-Dialogo di Natura e Anima, Pistoia, Editrice C.R.T., 1999, pp. 24.

-Andrej Rubljòv. Dramma in sei scene di Maura Del Serra, con una nota di Ugo Ronfani, Firenze, Le Lettere, 2000, pp. 84. 

-Eraclito. Due risvegli, con uno scritto di Jacopo Manna, Pistoia, Editrice C.R.T., 2001, pp. 64.

-Isole. Poema scenico, con uno scritto di Ugo Ronfani (con opere originali di Pino Reggiani), Roma Edizione del Giano, 2004, pp. 32.

-Scintilla d'Africa, cinque scene, con uno scritto di Marco Beck, Pistoia, Editrice petite plaisance, 2005, pp. 96.

-La fonte ardente. Due atti per Simone Weil (II edizione, riveduta), introduzione di Daniela Belliti, Firenze, Edizioni dell'Assemblea della Regione Toscana, 2009, pp. 96.

-Guerra di sogni, con disegni di Lorenzo Bruschini e nota introduttiva di Giovanni Antonucci, Roma, Edizione del Giano, 2010, pp. 60. 

-La vita accanto, adattamento teatrale dell'omonimo romanzo di Mariapia Veladiano (Einaudi Editore), Pistoia, petite plaisance, 2014, pp. 48.

-Teatro. 23 testi teatrali con Introduzione di Antonio Calenda (in Appendice testi di Mario Luzi, Daniela Belliti, Nino Sammarco, Daniela Marcheschi, Ugo Ronfani, Giovanni Antonucci, Misha Van Hoecke, Jacopo Manna, Marco Beck, Cristina Pezzoli), Pistoia, Editrice petite plaisance, 2015, pp. 864.

-L'albero delle parole, con Lettera ad una professoressa delle scuole medie di Domenico Segna (100 copie numerate edite nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della morte di Don Lorenzo Milani) Pistoia, petite plaisance, 2017, pp. 64.

-Altro teatro. 5 testi teatrali con Introduzione di Marco Beck, Pistoia, petite plaisance, 2019, pp. 201.


 

Traduzioni - volumi

 

-Else Lasker-Schüler, Ballate ebraiche e altre poesie, introduzione, traduzione e note, Firenze, Giuntina, 1985, pp. 179; II ed., ivi 1995, con nuova introduzione ed alcune variazioni testuali e bibliografiche.

-George Herbert, Corona di Lode. Poesie da "The Temple", Firenze, Le Lettere, 1993, pp. 156 (introduzione, traduzione e note).

-Marcel Proust, All'ombra delle fanciulle in fiore (traduzione, prefazione e note), Roma, Newton Compton, 1990, pp. XIV + 390 (seconda edizione: 1997)

-William Shakespeare, Molto rumore per nulla, Roma, "Tascabili Economici Newton", ivi 1993, 97 pp. (introduzione, traduzione e note) ; edizione speciale, ivi 1995; seconda edizione, 1998.

-Virginia Woolf, Le onde, Roma, Newton Compton, 1992, pp. 207 (introduzione, traduzione e note).

-Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé (prefazione, traduzione e note), Roma, Newton Compton, 1993, pp. 94 (prefazione, traduzione e note).

-Virginia Woolf, Orlando, Roma, Newton Compton, 1994, pp. 191 (introduzione, traduzione e note).

-Else Lasker-Schüler, Caro Cavaliere Azzurro (Lettere a Franz Marc), Pistoia, Edizioni Via del Vento, 1995 pp. 29.

-Katherine Mansfield, Tutti i racconti, Roma, Newton Compton, 1996 pag. 522 (introduzione, traduzione e note).

-Michael Hamburger, Taccuino di un vagabondo europeo (Poesie 1941-1999), a c. di Maura Del Serra, Roma, Fondazione Piazzolla ("Percorsi della poesia contemporanea", Collana diretta da Giacinto Spagnoletti, 26), 1999, pp. 224.

-Le poesie,  di Simone Weil, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, Editrice C.R.T. ("Egeria. Letteratura, arte, pensiero d'Europa, 6), 2000, pp. 56.

-Il Segugio del Cielo e altre poesie di Francis Thompson, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, Editrice C.R.T. ("Egeria. Letteratura, arte, pensiero d'Europa, 10), 2000, pp. 270.

-Discanto. Poesie 1911-1982 di Djuna Barnes, a c. di Maura Del Serra, con una immagine di Stefano di Nottia, Roma, Edizioni del Giano (Ianua editrice), 2005, pp.144.

-Victor Segalen, Odi, cura e traduzione di Maura Del Serra, Edizione numerata con disegni originali di Lorenzo Bruschini, Roma, Edizione del Giano, 2009, pp. 48. 

-Quinto Tullio Cicerone, Manualetto elettorale. Istruzioni per vincere le elezioni, a. c. di Maura Del Serra, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi Editori, 2010, pp. 68.

-Rabindranath Tagore, Ricordi di vita, a c. di Maura Del Serra, Roma, Ed. Studium, 2012. pp. 248.

-Katherine Mansfield, Poesie e prose liriche, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, petite plaisance, 2013. pp. 288.

-Victoria Ocampo - Rabindranath Tagore, Non posso tradurre il mio cuore. Lettere 1924-1943, cura e traduzione di Maura Del Serra, Milano, Archinto, 2013. pp.128.

-André Ughetto, Poesie, a cura di Maura Del Serra, Pistoia, editrice petite plaisance, 2016. pp. 158.

-William Shakespeare, Le allegre comari di Windsor, in Tutto il teatro, Roma, Newton Compton ("I Minimammut"), 2017, vol. I, pp. 147–210, traduzione e note di Maura Del Serra.

-William Shakespeare, La commedia degli errori, in Tutto il teatro, Roma, Newton Compton ("I Minimammut"), 2017, vol. I, pp. 281–328, traduzione e note di Maura Del Serra.

-William Shakespeare, Il racconto d'inverno, inTutto il teatro, Roma, Newton Compton ("I Minimammut"), 2017, vol. II, pp. 425–506, traduzione e note di Maura Del Serra.

-William Shakespeare, Tito Andronico, in Tutto il teatro, Roma, Newton Compton ("I Minimammut"), 2017, vol. V, pp. 199-267, traduzione e note di Maura Del Serra.

-William Shakespeare, Timone d'Atene, in Tutto il teatro, Roma, Newton Compton ("I Minimammut"), 2017, vol. V, pp. 371–438, traduzione e note di Maura Del Serra.

-Simone Weil - Il RADICAMENTO. Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l'essere umano, cura e traduzione di Maura Del Serra, Firenze, Le Lettere 2021, pagg. 344.

- Robert Kelly - La Coppa. Un pellegrinaggio, traduzione, introduzione e note di Maura Del Serra, Pistoia, Editrice Petite Plaisance, 2023, pagg. 120.

Curatele - volumi

 

Catalogo mostra su Dino Campana a Palazzo Strozzi Firenze, a c. di Maura Del Serra, 1993

-Pietro Parigi. Noi lenti e le stelle, a c. di Maura Del Serra, Edizioni Via del vento, 1993, pp. 32.

-Giovanni Boine. La città, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, Edizioni Via del vento, 1994, pp. 32.

-Else Lasker-Schüler. Caro cavaliere azzurro, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, Edizioni Via del vento, 1995, pp. 32.

-Gianna Manzini. Bestiario, tre racconti, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, Edizioni Via del vento, 1996, pp. 32.

-Kore. Iniziazioni femminili, antologia di racconti contemporanei, a c. di Maura Del Serra, Firenze, Le Lettere, 1997, pp. 288.

-Margherita Guidacci, Le poesie, a c. di Maura Del Serra, Firenze, Le Lettere ("Pan", 23), 1999, pp. 568. Seconda edizione riveduta e accresciuta, Firenze, Le Lettere, 2020, pp. 660.

-Egle Marini. La parola scolpita, a c. di Maura Del Serra, Pistoia, Artout, Maschietto&Musolino, 2001, pp. 144.

-Poesia e lavoro nella cultura occidentale. Introduzione e cura di Maura Del Serra, Prefazione di Guglielmo Epifani, Roma, Edizione del Giano, 2007, pp. 448.

-Simone Weil, Il Radicamento. Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l'essere umano, a. c. di Maura Del Serra, Firenze, Le Lettere, 2021, pp. 345.

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