A Firenze un convegno sulle scrittrici del Novecento tra scandalo e contestazione
Eccole, lancia in resta, le donne tutte insieme: le intellettuali e le scrittrici che hanno rinnovato la letteratura novecentesca contestando con la forza del loro sesso tutto ciò che è stabile e consolidato, in filosofia come in religione, in narrativa come in poesia, nell'etica come in estetica. Eccole tutte quante, luminose nel loro genio, a contrastare un'ordine forzatamente maschile, a rivendicare la loro orgogliosa posizione fuori dal centro e lontane da ogni canone. Ci saranno Virginia Woolf e Simone Weil, Ingeborg Bachmann e Katherine Mansfield, Elsa Morante e Amelia Rosselli, Margherita Guidacci e Annamaria Ortese. Tutte a Firenze, nelle parole delle loro relatrici, in un convegno che si annuncia importante, giovedì e venerdì prossimi al Viesseux.
L'organizzazione è dello Smith College, l'anima è Monica Farnetti, egregia studiosa della migliore letteratura al femminile. Egregie anche le relatrici, molte toscane: anch'esse donne a tutto tondo, cervello e cuore e carne, critici letterari e poetesse e narratrici e giornaliste e commediografe al tempo stesso, senza le divisioni obsolete dell'universo maschile che si ingessa in ruoli e manca della fluidità con cui le donne relazionano fra loro e con il mondo: ed ecco la pistoiese Maura Del Serra, traduttrice impareggiabile, a parlare delle "sue" Woolf, Weil, Mansfield, Else Lasker-Schuler e della fiorentina Margherita Guidacci che a sua volta fu impareggiabile traduttrice di Emily Dickinson [...].
DAVID FIESOLI
"Il Tirreno", Tempo libero e Cultura
martedì 9 maggio 2000
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