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Sulla poesia degli anni Ottanta

  • Maura del Serra
  • 13 giu 2012
  • Tempo di lettura: 1 min

La Del Serra [...] tesse una variegata, soave trama di immagini sensoriali che prendono forma intatta, docilmente riposando in calcolatissimi incastri architettonici e successioni musicali [...]. Ne deriva una poesia come atto segreto e profondo, oscuramente nobile e glorioso. Atto senza liturgie rappresentative [...] espresso in un tempo presente riscattato da qualsivoglia sistemazione nella storia e anche nella "storia personale" per meglio penetrare gli strazi e le ebrezze d'una soggettività agente [...] dentro le più intense risonanze dell'essere. In tal modo la poesia della Del Serra, impermeabile alle dialettiche programmatiche che fungono da supporto a molta dell'epigonale poesia di questi anni, può raccogliersi in sé quanto più s'espone, sperimentandosi, a una millimetrica gestualità espressiva, sempre sicura della propria misura o forza letteraria e senza cedimenti effusivi [...]. Nessuna istanza progettuale, né di forma né di contenuto, in questa poesia solitaria, se non la realizzazione di un finissimo trattamento poetologico, coniugante, col piacere, un opportuno "mestiere del testo".


STEFANO LANUZZA Sulla poesia degli anni Ottanta "Il Ponte", novembre-dicembre 1983

 
 
 

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